Amo, ergo sum
Amo, ergo sum
Vrettakos Nikiforos
Collana: Poesia come pane
Pagine: 216
Traduzione: Vincenzo Rotolo
Cura: Maria Caracausi e Vincenzo Rotolo
Prima ampia antologia pubblicata in Italia di Nikiforos Vrettakos, uno dei maggiori poeti di Grecia del secondo Novecento.
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«Le cose che hai cantato ti cantano. / Non manchi. […] Sempre presente al tuo posto / nella porta della Grecia / diritto / con la lancia del tuo verso / gentile sentinella piangente / della poesia e della libertà».
Ghiannis Ritsos
(poesia del 25 giugno 1974 e inviata a Palermo, dove Vrettakos era ricoverato in ospedale).
«Nikiforos Vrettakos ha avuto grande importanza nella mia esistenza, sia come poeta che come uomo […] La poesia di Vrettakos fu quella che rivestì un grande ruolo nella mia vita come pure in quella, credo, di molti giovani che allora si affacciavano alla poesia. […] Non bisogna dimenticare che quest’uomo così mite, dolce, riservato esercitò una militanza politica che giunse alle estreme conseguenze, e le conseguenze in quel tempo erano il pericolo di morte».
Titos Patrikios
«Le poesie di Vrettakos hanno radici profonde nella terra greca e prendono colore dalla luce greca, ma i temi sono del tutto universali. I due temi fondamentali della sua poetica sono, com’è noto, il mondo naturale e l’uomo: una partecipazione quasi mistica alla bellezza del Creato, ma anche un profondo dolore per la sorte della creatura più straordinaria: l’uomo. Il ruolo del poeta non è solo quello di osservare e prendere nota. La poesia per Nikiforos è anche una missione sacra […]»
David Connolly