Padre
Padre
Juan Vicente Piqueras
Collana: Poesia come pane
Pagine: 168
Traduzione: Raffaella Marzano
Cura: Raffaella Marzano
Un nuovo straordinario libro del grande poeta spagnolo, dedicato a Fermin Piqueras Carcel, suo padre. Alle sue radici, ai rimpianti, alla malattia del padre. Un libro, intenso e commovente. Con disegni (a colori) di José Saborit.
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Leggo i versi e rimbalzano dentro per un’eco di rassomiglianze, anche lui partito ragazzo lasciando casa e città, spaesato nei ritorni, persa l’appartenenza, rimasta come un tatuaggio la provenienza.
Suo padre è stato contadino, mestiere terrestre per chi lo guarda fare. Per chi lo fa è invece la fitta consultazione con il cielo, il vento, la grandine, la siccità, le lune. Le semine, i raccolti si fanno alzando prima la testa in alto a chiedere permesso. Si segue anche il volo degli uccelli che sono gli interpreti più esperti. Juan Vicente scrive che suo padre era un traduttore del cielo.
- Erri De Luca
Nelle sue poesie i miei occhi hanno raccolto schegge di luce che mi hanno portato lungo rotte e sentieri così carichi di nuvole misteriose e avvolgenti da farmi capire che Juan Vicente Piqueras è poeta alto.
Tonino Guerra
La poesia di Juan Vicente Piqueras è precisa e vibrante come l’ago della bussola. Indica un porto che non sta in nessuno dei quattro punti cardinali ma in luogo incerto e sicuro tra la mente e il mondo.
Marco Lodoli
Juan Vicente Piqueras è uno dei poeti che accorrono in mio aiuto quando mi accingo a scrivere. Mi nutro della sua freschezza, della sua musicalità e mi diverto. E non esiste cosa più seria dello humour con cui circonda le sue poesie, perché con esso rivela una visione generosa della vita, di quella vita che i Poeti sono condannati a cantare.
Luis Sepúlveda
Piqueras ci cattura nella sua invisibile ragnatela magica. Ci ammalia prima di capirlo. Dice di più di quello che dice.
José Hierro