Le stelle a chi le lavora
Le stelle a chi le lavora
Juan Carlos Mestre
Collana: Poesia come pane
Pagine: 304
Traduzione: Raffaella Marzano, Guadalupe Grande
Cura: Raffaella Marzano, Guadalupe Grande
"Le stelle a chi le lavora" è un viaggio cronologico nei versi straordinari di uno dei protagonisti assoluti della scena poetica spagnola contempo-ranea, Juan Carlos Mestre.
La sua opera realizza un punto di svolta, un’apertura delle tradizioni spagnole, appiattite in canoni essenzialmente autoctoni, alle diverse poetiche della fine del secolo XIX e del XX in un dialogo permanente e critico con le poetiche dell’avanguardia.
La poesia di Juan Carlos Mestre è di una potenza inusuale, tanto nel suo carattere espressivo, quanto nella sua capacità di riunire e moltiplicare un tessuto simbolico che cresce in maniera esponenziale nella polisemia essenziale della sua dizione.
Davanti al miraggio dell’autore, “la poesia apre le sue porte affinché fantasmi e voci tornino vivi dalla catastrofe civile al luogo da cui furono espulsi (…). Questa poesia oscilla tra le più strazianti incarnazioni del profetico e la discontinuità della prosa del mondo; tra lo splendore del mito e la narrativa erratica dei successi immaginari oltre il crudele stupore dell’esperienza”, secondo le parole di Javier Bello.
Un’assemblea di voci in cui la molteplicità dei soggetti poetici contemporanei sono ospitati come ultima possibilità di parola della coscienza civile e l’imperativo categorico della memoria delle vittime, dei deboli e degli oppressi. Una poesia di aspirazione totalizzante, ma estranea a qualsiasi precettistica e volontà sanzionatoria.